Risoluzione 2043 (2012) del Consiglio di Sicurezza ONU – Siria

Riceviamo dal Centro Informazioni delle Nazioni Unite per l’Europa occidentale (UNRIC – United Nations Regional Information Center), che ha provveduto anche alla sua traduzione in italiano,  la “Risoluzione 2043 (2012) del Consiglio di Sicurezza ONU – Siria, che pubblichiamo integralmente:

Il Consiglio di Sicurezza,

Con riferimento alla propria risoluzione 2042(2012), alle dichiarazioni della Presidenza del Consiglio di Sicurezza del 3 agosto 2011, 21 marzo 2012 e 5 aprile 2012, richiamandosi inoltre a tutte le risoluzioni in materia dell’Assemblea Generale,

Confermando il proprio appoggio all’Inviato Speciale Congiunto di Nazioni Unite e Lega degli Stati Arabi, Kofi Annan e all’operato dello stesso, sulla base della risoluzione dell’Assemblea Generale A/RES/66/253 datata 16 febbraio 2012 e delle relative risoluzioni della Lega degli Stati Arabi,

Confermando il proprio impegno nella lotta per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale della Siria, e la propria fedeltà agli obiettivi e ai principi della Carta,

Condannando le dilaganti violazioni dei diritti umani per opera delle autorità siriane e gli abusi sulla popolazione perpetrati da gruppi armati; ribadendo che i responsabili di tali crimini risponderanno delle proprie azioni, e esprimendo il proprio profondo sgomento per la morte di migliaia di persone in Siria,

Esprimendo il proprio apprezzamento per gli sforzi rilevanti fatti dagli Stati limitrofi alla Siria per assistere i siriani fuoriusciti a causa della violenza, e chiedendo all’UNHCR di fornire assistenza come richiesto dagli Stati membri che hanno accolto questi profughi,

Esprimendo altresì il proprio apprezzamento per l’assistenza umanitaria fornita alla Siria da altri Stati,

Preso atto della volontà del governo siriano, che il 25 marzo 2012 si è impegnato ad attuare in modo rapido e concreto i sei punti proposti dall’Inviato Speciale Congiunto di Nazioni Unite e Lega degli Stati Arabi, e che, in un comunicato allo stesso Inviato in data 1 aprile 2012 ha garantito quanto segue: (a) interdire l’ingresso di truppe armate all’interno di centri abitati; (b) interdire l’uso di armamenti pesanti all’interno dei suddetti centri, e (c) avviare il ritiro delle truppe attualmente stanziate all’interno e nei dintorni dei centri abitati, che dovrà essere completato entro il 10 aprile 2012; preso inoltre atto dell’espressa volontà da parte dell’opposizione siriana di rispettare la cessazione dell’uso della violenza, a condizione che il governo faccia altrettanto,

Esprimendo la propria preoccupazione circa il perpetuarsi della violenza e i resoconti di vittime che sono aumentate negli ultimi giorni, in linea con la dichiarazione dell’Inviato del 12 aprile 2012 secondo la quale le parti sembravano osservare il cessate il fuoco e il governo siriano aveva iniziato ad attuare gli impegni assunti, e notando che la cessazione della violenza armata in tutte le sue forme è pertanto chiaramente incompleta,

Appoggiando la richiesta dell’Inviato di un’attuazione immediata e visibile da parte delle autorità siriane di tutti gli elementi della proposta in sei punti dell’Inviato nella loro interezza, per conseguire una durevole cessazione della violenza armata in tutte le sue forme da parte di tutti,

Considerata la valutazione dell’Inviato che una missione di monitoraggio delle Nazioni Unite dispiegata celermente, quando le condizioni lo consentono, con un mandato chiaro, le risorse richieste, e le adeguate condizioni operative, contribuirebbe grandemente a garantire il rispetto e l’attuazione dell’impegno delle parti per una cessazione della violenza armata in tutte le sue forme e per sostenere l’attuazione del piano in sei punti,

Notando l’Intesa Preliminare del 19 aprile 2012 concordata tra la Repubblica araba di Siria e le Nazioni Unite, che fornisce la base per un protocollo che disciplini l’azione del gruppo iniziale di osservatori, e, una volta dispiegato sul terreno, del meccanismo di supervisione delle Nazioni Unite,

In considerazione della lettera indirizzata dal Segretario Generale al Presidente del Consiglio di Sicurezza (S/2012/238),

  1. Conferma il proprio completo appoggio e invita a un’immediata e completa attuazione di tutte le disposizioni previste dai sei punti che compongono la proposta del’Inviato, annessa alla Risoluzione 2042 (2012), che si prefigge – tramite l’instaurazione di un dialogo tra governo siriano e l’intero spettro dell’opposizione siriana – di porre immediatamente fine a qualsiasi violenza e violazione dei diritti umani, garantendo piena autonomia alle operazioni umanitarie e agevolando la transizione politica a guida siriana verso un sistema politico democratico e pluralista, che rispetti l’uguaglianza dei cittadini a prescindere da affiliazioni politiche, etniche e religiose,
  2. Esorta il governo siriano a dare attuazione visibile a tutti gli impegni nella loro interezza, come concordato nell’Intesa Preliminare e indicato nella Risoluzione 2042 (2012), e precisamente: (a) terminare il movimento di truppe armate all’interno di centri abitati; (b) interdire qualunque uso di armamenti pesanti all’interno dei suddetti centri; (c) completare il ritiro delle truppe attualmente stanziate all’interno e nei dintorni dei centri abitati nelle proprie caserme o comunque in luoghi di raccolta temporanei per poter facilitare una durevole cessazione della violenza,
  3. Chiede a tutte le parti in causa in Siria, compresa l’opposizione, di porre immediatamente termine a qualunque forma di violenza armata,
  4. Si appella ai gruppi dell’opposizione siriana e ad altre parti a essi collegati di rispettare le disposizioni dell’Intesa Preliminare,
  5. Decide di stabilire per un periodo iniziale di novanta giorni una Missione di Supervisione delle Nazioni Unite in Siria (UNSMIS) sotto il comando di un Capo degli osservatori militari, con un dispiegamento iniziale di fino a trecento osservatori militari disarmati e di un’adeguata componente civile come richiesto dalla Missione per consentirle di adempiere al proprio mandato, e decide inoltre che la Missione sarà dispiegata celermente sulla base delle valutazioni del Segretario Generale in base agli sviluppi sul terreno, incluso il mantenimento della cessazione della violenza,
  6. Decide altresì che il mandato della Missione sarà monitorare una cessazione della violenza armata in tutte le sue forme e monitorare e supportare la piena attuazione della proposta in sei punti dell’Inviato,
  7. Chiede al Segretario Generale e al governo siriano di concludere al più presto un Accordo sullo status della Missione (SOMA), che tenga conto della Risoluzione dell’Assemblea Generale 58/82 sull’estensione della tutela legale in base alla Convenzione sulla Sicurezza del personale delle Nazioni Unite e associato, e prende nota dell’accordo tra governo siriano e Nazioni Unite secondo cui, fino a quando non sia concluso tale accordo, si applicherà provvisoriamente il modello di accordo SOFA del 9 ottobre 1990 (A/45/594),
  8. Richiede al governo siriano di garantire l’effettiva operatività di UNSMIS: facilitando il dispiegamento tempestivo e senza impedimenti di personale e strutture necessari all’adempimento della missione; assicurandone la piena, illimitata e immediata libertà di movimento e accesso necessarie per l’adempimento del mandato, rilevando in tal senso la necessità che il governo siriano e le Nazioni Unite si accordino rapidamente su un livello adeguato di strutture di trasporto aereo per UNSMIS; permettendo che le comunicazioni della Missione siano prive di impedimenti e che la Missione comunichi liberamente e privatamente con cittadini siriani dovunque nel Paese, senza alcuna rappresaglia contro chiunque interagisca con UNSMIS,
  9. Chiede che le parti garantiscano l’incolumità del personale di UNSMIS senza pregiudizio alla sua libertà di movimento e accesso, e sottolinea che la responsabilità principale in questo senso è delle autorità siriane,
  10. Richiede che il Segretario Generale comunichi immediatamente al Consiglio di Sicurezza qualunque tentativo di ostacolare l’effettivo svolgimento della missione,
  11. Rinnova il proprio invito alle autorità siriane affinché al personale umanitario sia immediatamente accordato libero accesso a tutta la popolazione bisognosa di assistenza, in conformità con il diritto internazionale e i principi guida dell’assistenza umanitaria; invita inoltre tutte le parti in Siria, in particolare le autorità siriane, a collaborare pienamente con le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie per facilitarne le attività di assistenza umanitaria,
  12. Invita tutti gli Stati membri a considerare l’erogazione di contributi finanziari adeguati a UNSMIS come richiesto dal Segretario Generale,
  13. Richiede al Segretario Generale di riferire al Consiglio sull’attuazione delle disposizioni previste nella presente risoluzione entro quindici giorni dalla sua adozione e in seguito ogni quindici giorni, e a sottoporre al Consiglio proposte al fine di possibili adattamenti al mandato di UNSMIS,
  14. Esprime la propria intenzione di valutare l’attuazione della risoluzione e di considerare la possibilità di successivi passi;
  15. Delibera di continuare a seguire la questione.

 

Traduzione a cura di UNRIC www.unric.org