Ricevuto da Rasdroma, pubblichiamo il “Comunicato stampa della Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia datato 19 febbraio 2013”.
COMUNICATO STAMPA
Con riguardo alle crudeli e gravi sentenze nei confronti dei prigionieri politici di Gdeim Izik, emesse dal
Tribunale militare dell’occupante stato marocchino, nella tarda notte di sabato 16 Febbraio 2013.
La Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia esprime la sua più ferma condanna del vile atto perpetrato
dal governo marocchino, che ha costretto questi civili saharawi, tra i quali figurano anche attivisti per i
diritti umani, a comparire davanti ad un tribunale militare. Questo giudizio non possiede alcuna
legittimità fin dal suo inizio. E quindi le pene severe comminate alla sua conclusione sono solo nuove
violazioni, che vanno ad aggiungersi alla storia nota delle violazioni commesse dallo stato del Marocco da
quando ha cominciato la sua occupazione militare illegale del Sahara Occidentale, il 31 ottobre 1975.
La Rappresentanza saharawi in Italia ritiene che questo processo costituisca un ulteriore passo nella
escalation di provocazioni da parte del governo marocchino, rappresenti una pugnalata insidiosa agli sforzi
dell’Onu e non sia favorevole a creare il clima ottimale per il raggiungimento di una soluzione giusta e
urgente al conflitto in atto nel Sahara occidentale.
La Rappresentanza saharawi ricorda, a tal proposito, che questi prigionieri sono semplici cittadini, che
fanno parte delle decine di migliaia di vittime del proditorio e brutale attacco dell’esercito marocchino
contro l’accampamento di protesta di Gdeim Izik, avvenuto l’8 novembre 2010. Il governo marocchino deve
assumersi la responsabilità di tutti i danni, fisici e psichici causati dal suo brutale intervento, a cui va
aggiunta la pantomima del processo militare.
La Rappresentanza saharawi esprime la sua profonda gratitudine e considerazione agli osservatori italiani
e ai media indipendenti, che hanno assistito alle audizioni tenute per l’ingiusto processo militare, durato
più di 15 giorni.
La Rappresentanza saharawi vuole anche lanciare un appello all’opinione pubblica italiana, al Parlamento
italiano, alle organizzazioni per i diritti umani e ai membri del movimento italiano di solidarietà con la
causa saharawi, perché condannino questa flagrante violazione dei diritti umani e raddoppino i loro sforzi
per la liberazione di questi detenuti.
La Rappresentanza afferma che queste sono pratiche specifiche dei regimi repressivi, autoritari e
dittatoriali che l’umanità ha conosciuto con il passare del tempo. Questi processi sommari, a cui seguono
condanne dure, ricordano quello che ci ha insegnato il colonialismo francese in Algeria, il regime di
apartheid in Sudafrica, la dittatura in Argentina e il regime di Pinochet in Cile, solo per citare alcuni
esempi.
La Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia