Ricevuto da Rasdroma, pubblichiamo il comunicato della CGIL sul processo presso il tribunale militare del Marocco contro 25 Saharawi
http://www.rassegna.it/articoli/2013/02/20/97240/marocco-cgil-inaccettabili-condanne-a-25-saharawi
Marocco: Cgil, inaccettabili condanne a 25 Saharawi
“La Cgil ritiene inaccettabile la sentenza emessa dal Tribunale Militare di Rabat contro 25 Saharawi accusati di violenze e dell’uccisione di militari marocchini durante il violento sgombero del campo di Gideim Izik, nel novembre 2010″. Lo scrive in una nota Sergio Bassoli, del dipartimento delle politiche globali della Cgil.
“Come noto – scrive Bassoli – circa 20.000 Saharawi si erano radunati pacificamente nell’Accampamento della dignità di Gideim Izik, che era stato attaccato militarmente e distrutto nei primi giorni di novembre, con un numero ancora imprecisato di morti e feriti ed arresti di massa tra i Saharawi.
“Il processo – prosegue la nota – è stato condotto in palese violazione dei diritti di equità, a partire dall’attribuzione ad un tribunale militare, invece che alla giustizia civile, e non ha garantito i diritti della difesa, come riportato dalle agenzie internazionali dei diritti umani e dall’Associazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo Saharawi”.
“Le condanne – sottolinea la Cgil – sono pesantissime (9 ergastoli, 4 condanne a trent’anni, 7 a venticinque anni e 3 a vent’anni; 2 imputati hanno scontato la condanna con la carcerazione) di fronte all’assenza di prove, se non dichiarazioni estorte agli imputati anche con la tortura, ed assumono una valenza politica, persecutoria e non di giustizia”.
La Cgil si rivolge dunque alle autorità marocchine chiedendo di riaprire il caso, restituendo le competenze alla giustizia civile, affinché la sentenza “sia frutto di un’attività giudiziaria rispettosa delle norme fondamentali dell’equo processo e del diritto alla difesa, accertando anche le responsabilità di militari e polizia nella brutale repressione delle 20.000 pacifiche persone accampate a Gideim Izik”.