Presentazione dell’autore
Abbozzare un componimento sulla Calabria non è stato semplice come immaginavo pur essendo io un figlio di questa dolce-amara terra. Questa difficoltà non deriva dal fatto che la mia terra offre pochi spunti poetici, al contrario ne è piena anche se in questo mio scritto cerco di descriverne solo alcuni, giusto per stuzzicare la curiosità del lettore. La Calabria è una terra per molti aspetti chiusa e contraddittoria. Ciò che può apparire come chiusura, nella poesia diviene mistero da scoprire e quel che sembra contraddittorietà si trasforma in genialità. Ecco gli aggettivi che mi piace regalare a questa terra: misteriosa e geniale.
Se si vuole fare un discorso più ampio, si deve inserire la Calabria nel suo contesto: il Mediterraneo. Anche se il ruolo che il Mediterraneo ha svolto nella storia di noi calabresi è sempre stato contraddittorio, però esiste una costante: l’unione. Per tradizione, non è un mare che divide ma che unisce i popoli. Non sempre però “l’unione fa la forza”, unendo due miserie non si costruisce certo una ricchezza. Il Mediterraneo nei secoli d’oro della Magna Græcia ha rappresentato un’eccezionale opportunità per noi calabresi che da terra brulla ci siamo ritrovati ad essere parte di una fiorente civiltà eccelsa nelle arti e nelle scienze. E’ stato anche la causa delle numerose invasioni turche nel Medioevo che ci hanno costretto a costruite le nostre città, compresa la mia, Catanzaro, nell’interno, su ripide montagne lasciando le coste scarsamente sviluppate, dove il turismo balneare ancora risente di questo passato. Oggi il Mediterraneo per la Calabria è un ponte traballante percorso pericolosamente da migliaia di disperati che inseguono un sogno e spesso si ritrovano in un incubo. Come dicevo prima unendo due povertà, una magari più grande, non si crea ricchezza.
La mia poesia tratta due temi a me molto cari: la Calabria, cui sono visceralmente legato, e il viaggio, tematica che per ogni calabrese oscilla tra due poli opposti: necessità e scelta. Penso che il viaggio sia il senso del nostro esistere in questa dimensione terrena e credo sia anche il senso della mia cara terra: sempre sospesa tra chi la lascia in cerca di qualcosa di meglio, chi le fa visita magari distrattamente e chi vi ritorna “con gli occhi carichi di meraviglia”. Vorrei concludere questa mia presentazione con una speranza: “che ogni viaggio, sia breve che lungo, implichi sempre un ritorno a casa”.
In questo piccolo spicchio di terra
contesa da due amanti gelosi
Tirreno e Ionio,
carezzata dai venti dello Stretto
custode delle storie dei Greci
che ancora adesso l’abitano
e la riempiono con la loro antica parlata,
tutta cinta da coste
come una delle molte fortezze
che sorgono in riva al mare
io ho la mia piccola casa:
Calabria.
Ai tuoi piedi è adagiato un vestito di mare
le cui pieghe azzurre ad altre
di diverso azzurro si mescolano
in uno spettro di gradazioni infinite,
mentre perle di bianca spuma t’adornano.
In Te
vestita di solo riflesso di cielo
i tuoi figli piantano
adesso come un tempo
il seme del loro amore
nel corpo brullo dalle zolle imbevute di sole.
A volte sembri avara d’amore!
I promontori si tuffano nel mare,
le spiaggette sono cosparse da polline di cristallo
che gli scogli come giganti sorvegliano e nascondono.
Le cascatelle della Sila che si perdono tra i pini
e poi più in alto tra i faggi,
sono quasi inaccessibili
anche per noi che siamo tuoi figli.
Solo i viaggiatori più accorti
che non mettono il passo sulle orme degli altri
vi posano i loro occhi carichi di meraviglia.
Forse, tu sei come una delle tue tante figlie
timida e pudica
bella d’una bellezza fragile e antica.
Gli occhi dalle folte sopracciglia
vergognosa abbassi
quando qualcuno con impudenza ti guarda.
Io, che in porti esotici attraccai la mia piccola barca,
navigando in cerca del punto dove l’orizzonte tocca l’aurora,
ora ormeggio stanco il veliero nella mia casa
e il tuo segreto custodisco come amante geloso.
Luigi Benincasa (*)
(*) Luigi Benincasa è un giovane calabrese nato a Soverato, che vive a Catanzaro. Dopo la maturità classica si è laureato in Giurisprudenza. Attualmente esercita la pratica forense. I suoi interessi sono vari e spaziano dal diritto, all’arte, ai viaggi ed alla spiritualità nella sua concezione più ampia.