Lezioni di storia (mediterranea) al Farnese Persol organizzate da UNIMED
di Enrico La Rosa
Non poteva esordire meglio di così il ciclo di lezioni di storia intitolato “Mediterraneo al cinema”, che saranno tenute presso il Cinema Farnese Persol, nella più laica delle piazze di Roma, Campo de’ fiori, non una chiesa, neppure una Cappelletta, a lungo proprietà della famiglia Orsini, luogo di esecuzioni capitali, nel 1600 Giordano Bruno di cui campeggia una statua al centro. Sede di due soli siti di natura istituzionale: il cinema Farnese Persol e la libreria Fahrenheit 451, che si elevano sulla gran massa dei locali destinati al pur importante godimento del palato.
Alle 1030 di sette domeniche dal 26 novembre 2016 al 21 maggio 2017: 20/11, 11/12, 22/1, 19/2, 19/3, 9/4 e 21/5.
Stamane, una sala gremita, tutte persone che con il Mediterraneo hanno un rapporto lavorativo, o professionale, o speculativo o semplicemente affettivo.
Tutte persone accorse con entusiasmo all’appello di Unimed, che ha organizzato la manifestazione con professionalità, autorevolezza e molta efficacia. Il pieghevole distribuito all’ingresso recita letteralmente: «L’iniziativa è promossa dall’UNIMED in collaborazione con il Farnese Persol, Castelvecchi editore, Fahrenheit 451 e il Fatto Quotidiano in qualità di media partner. Le sette lezioni di Storia sono rivolte a un pubblico ampio e non di specialisti e hanno come focus il Mediterraneo, evidenziandone le criticità e ripercorrendo alcuni punti salienti dalla antica alla politica occidentale in Medio Oriente…».
Il prof. Rizzi, fondatore di Unimed e suo attuale Segretario Generale, ha introdotto il ciclo e lo scrittore odierno affascinando l’uditorio con l’elencazione dei motivi per i quali il Mediterraneo debba essere oggi considerato un argomento geopolitico, antropologico e culturale di preminente importanza.
Alessandro Vanoli è stato il primo relatore della serie. Oggi nella veste di cantore, più che di analista, perché dalle sue parole sono emersi interesse, passione, amore.
Un curriculum di tutto rispetto, di docente e ricercatore in numerose università, di insegnante di arabo presso differenti istituzioni, di organizzatore di festival culturali e progetti didattici, particolarmente impegnato nella storia mediterranea, di esperienza nei rapporti tra mondo cristiano e mondo musulmano e di presenza islamica nelle Americhe.
Alle spalle una produzione letteraria di tutto rispetto, tra cui: <Alle origini della «reconquista»>, 2002, Aragno; <Le parole e il mare>, 2005, Aragno; <Il mondo musulmano e i volti della guerra: conflitti, politica e comunicazione nella storia dell’Islam>, 2005, Firenze University Press; <La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito>, 2006, Viella; <Arabi e Normanni in Sicilia e nel Sud dell’Italia>, 2007, Magnus; <La «reconquista»>, 2009, Il Mulino; <La Sicilia musulmana>, 2012, 2016, Il Mulino; <Andare per l’Italia araba>, 2014, Il Mulino; <Quando guidavano le stelle. Viaggio sentimentale nel Mediterraneo>, 2015, Il Mulino; <Storie di parole arabe. Il racconto di un mondo mediterraneo>, 2016, Ponte delle Grazie.
Del libro illustrato oggi, <Quando guidavano le stelle. Viaggio sentimentale nel Mediterraneo>, non vi forniamo anticipazioni, meglio leggerlo. L’unico elemento che ci piace sottolineare, è l’elencazione dei tre parametri a base del libro, la navigazione, lo scambio e la migrazione.
Ampio riscontro nella regata d’altura non agonistica in avanzato stato di organizzazione da parte di OMeGA dal 22/6 al 3/7/2016, lungo il percorso Cagliari/Algeri/Tunisi/Cagliari, con incontri e convegno nelle due città maghrebine nelle date del 26/6 e 1/7 rispettivamente: navigazione e scambio/incontro, lungo alcune tra le rotte dei migranti.
Se non è sintonia questa…!
Enrico La Rosa