OMeGA, convegno del 24 gennaio – Presentazione

Con questa presentazione e con la proiezione di queste due lastrine si è aperto il convegno organizzato da OMeGA il 24 gennaio presso il Circolo Ufficiali della Marina di lungotevere Flaminio.

 

Tema: “Analisi dell’area mesopotamica, scenari protagonisti attori e prospettive – Le prime mosse della nuova amministrazione americana in Mediterraneo. L’inviato in zona di crisi
Relatori: Mario Boffo, Paolo Casardi, Germano Dottori, Alberto Negri.

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Benvenuti al convegno che abbiamo organizzato per offrire un punto di situazione sulla complicata situazione in Medio Oriente.

 

Non aggiungerò altro sui contenuti della serata sia perché non ne ho titolo, sia perché meglio di me e di noi di OMeGA lo faranno gli esperti che hanno gentilmente aderito al nostro invito.

Solo poche parole al loro riguardo, si tratta di nomi che il pubblico di esperti e di appassionati di questa sala sicuramente conosce bene, in molti casi anche di persona.

Ve li presento velocemente, non prima di avere ringraziato lo Stato Maggiore della Marina per avere concesso questa struttura, la direzione del Circolo per l’assistenza fornita, ed il personale tecnico e di governo per avere premurosamente attuato i preparativi. Naturalmente, anche il pubblico, per avere accolto il nostro invito, ed i giornalisti in formazione, per avere scelto di frequentare questo “corso” tra tanti altri ugualmente e forse più interessanti:

  • Mario Boffo

Ambasciatore. Tra gli incarichi più recenti e prestigiosi, Consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico in Bruxelles a metà degli anni ’90, Capo missione diplomatica nello Yemen e nell’Arabia Saudita.

  • Germano Dottori

Docente del BA in International Studies presso l’ Università Link-Campus University of Malta, titolare della Cattedra di Sicurezza Internazionale. Docente in Studi strategici presso la LUISS-Guido Carli. Dal giugno 2001 all’aprile 2006 è stato consulente del Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato della Repubblica. Dal 1996 al 2006 è stato consulente presso la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica in materia di affari esteri, difesa (dal 1998) ed aspetti ordinamentali di sicurezza interna (dal 2006). È Segretario Generale del Centro di Studi Strategici e di Politica Internazionale, basato presso la LUISS-Guido Carli, membro del Comitato di Redazione di Limes dal novembre 2009 e membro dell’Osservatorio Strategico di Nomisma dal dicembre 2009. È autore di numerose pubblicazioni e articoli;

  • Alberto Negri

Giornalista, scrittore, inviato speciale de Il sole 24 ore, Alberto Negri nel 1980 compì il suo primo viaggio in Iran ed ha seguito negli ultimi trent’anni i principali eventi bellici e politici in Medio Oriente, Balcani, Africa e Asia centrale. è membro dell’Ispi, (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale).

Capace di spiegare, oltre che di raccontare, situazioni politiche, sociali ed economiche assai complicate, efficace nel rendere accessibile a tutti i lettori la politica internazionale, di sfidare la censura e di non sottrarsi al suo dovere di cronista anche in situazioni a rischio.

Per queste caratteristiche è stato insignito nel 2011 del riconoscimento speciale “Premio città di Viareggio”.

Dirigerà la tavola rotonda Paolo Casardi.

Laurea in Scienze Politiche alla Sapienza nel 1972, in diplomazia nel 1974, incarichi a vario livello nelle sedi di Parigi, Maputo, Londra, Bruxelles, New York e Santiago. Tra gli incarichi ricoperti, Direttore degli Affari Politici al Segretariato dell’UEO, Primo Consigliere alla Missione italiana all’ONU e membro del team italiano in Consiglio di Sicurezza. Successivamente, Capo di gabinetto del Ministro per gli Italiani nel mondo e Ambasciatore in Cile. Rientrato a Roma, è dapprima Direttore dell’Unità per le autorizzazioni all’importazione e esportazione degli armamenti, come Ispettore Generale del Ministero e degli uffici all’estero, e, lasciato il servizio attivo, è da quest’anno Vice Presidente del Circolo di Studi Diplomatici.

 

Tralascio di parlare della nostra associazione. Gli amici che ci seguono abitualmente o da tempo sanno già chi siamo e conoscono tutti i nostri limiti.

Preferisco dedicare i 5 minuti che mi rimangono per informarvi del progetto cui stiamo lavorando da tempo, che è arrivato ormai al suo compimento e che con i temi di questo convegno ha molti punti in comune.

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Le pubblicazioni del nostro giornale <omeganews.info> e l’attività congressuale che organizziamo in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio ci soddisfano e ci gratificano già moltissimo. Vorremmo ora avviare questo ulteriore progetto.

Alternare alle considerazioni maturate in belle sale come questa l’incontro con realtà complementari. Oltre che parlare DEI Paesi mediterranei, vogliamo provare a parlare CON i Paesi mediterranei, con rappresentanti qualificati delle Istituzioni e della Società. Individuare con essi i comuni interessi e le necessarie strategie.

Favorire l’incontro di imprenditori intenzionati a scambiare know how, conoscenza ed expertise. Collaborare ed integrarsi senza annullarsi nell’anonimato del mercato globale. Offrirsi vicendevolmente vetrina. Il tutto privilegiando le entità tradizionali e regionali, al di fuori delle ottiche e delle regole sovranazionali, estese, ricercando i motivi per una forma di rete e governance mediterranee.

Non so se riusciremo nel nostro intento, ma ci proveremo!

Quest’estate, dalla fine di giugno ai primi giorni di luglio, salvo imprevisti, a bordo di una flottiglia di imbarcazioni da diporto, navigheremo comunque con meta Algeri e Tunisi, le belle capitali di due Paesi amici, di due Paesi che intrattengono con l’Italia ottime relazioni in ogni campo. Due Paesi i cui ambasciatori hanno manifestato interesse verso il nostro progetto.

Se, oltre a crederci i nostri amici algerini e tunisini, ci seguiranno anche gli imprenditori italiani e qualche sponsor, allora credo che sarà l’alba di un nuovo capitolo nelle relazioni mediterranee e nella storia di OMeGA.

E, per finire, speriamo molto nell’aiuto mediatico di quei giornalisti presenti in sala che crederanno nel nostro progetto. Siamo convinti che, a causa della sua inusualità, avrà qualche probabilità di riuscita solo se sostenuto mediaticamente. E voi, specializzati in “esteri”, siete sicuramente coloro che meglio possono capire il significato degli suoi obiettivi perseguiti.

Vi ringraziamo anticipatamente e vi auguriamo un ottimo ascolto.