Dialogo mediterraneo – Convegno sul tema «Rotte mediterranee, stimolo della comunicazione all’interno del Mediterraneo» – Roma, 16 maggio 2017, 1500/2000

Corso dell’Ordine dei giornalisti: «Rotte mediterranee, stimolo della comunicazione all’interno del Mediterraneo»

di Enrico La Rosa

 

2705201701Una regata, “la regata”! Barche, parvenze di calafataggio, odore familiare e piacevole di fumo e catrame, evocazione di ricordi antichi, rumor di drizze e scotte, concerto di sartie mosse dalla forte brezza pomeridiana e dagli improvvisi refoli.

Olivo, icona del Mediterraneo e simbolo del suo splendore antico. Odore di zolle umide, profumo acre, anche qui pungente, di frantoio, evocazione di antichi miti e di persistenti religioni.

Lo spettatore sofisticato martedì 16, nel primo pomeriggio, caldo, si sarebbe atteso un po’ di tutto questo, e probabilmente si era preparato a tutto ciò.

D’altronde, la brochure consegnata all’ingresso, inviata elettronicamente agli ascoltatori usuali, parlava chiaramente di “regate non competitive”, di “Ulivo come simbolo di pace e unità e sull’Olio come volano di sviluppo economico e scientifico”.

Non sembravano esserci dubbi!

No, questo era semplicemente il futuro, la storia ancora da scrivere di 10 giorni lungo le coste del Maghreb.

Nel pomeriggio si sarebbe parlato diffusamente dei motivi ispiratori del viaggio, del bisogno che gli organizzatori intendevano appagare, degli obiettivi che vorranno centrare.

E se n’è parlato. Eccome!

Si è inteso stimolare e sensibilizzare i giornalisti presenti, in formazione, sull’opportunità che, nei momenti difficili e di grande turbolenza ideologica, come l’attuale, prendano posizione dopo avere obiettivamente raccontato, e contribuiscano in modo palese all’emancipazione politica sociale e umana dei lettori, riaffermando valori al di fuori delle ideologie d’ogni colore. Non un’utopia, semplicemente la necessità che la particolare categoria non rimanga asetticamente al di fuori della dialettica, ma prenda posizione e si assuma precise responsabilità e l’onere delle iniziative che la maggiore conoscenza dei fatti rende doverose.

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Il cambio di ambientazione non ha deluso i convenuti. Hanno avuto il privilegio di assistere ad una presentazione magistrale e ricca di temi, da parte di interpreti eccellenti, relatori che normalmente non è facile mettere insieme: Foad Aodi, Mario Boffo, Gerano Dottori, magistralmente moderati da Luca Attanasio.

2705201703“Crisi profonda vissuta dai Paesi rivieraschi del Mediterraneo, quella del dialogo tra popoli e culture”, “attivare canali nuovi di confronto e discussione a più livelli e su varie tematiche”, “superare barriere e cercare/trovare soluzioni condivise”, “intermediazione tra le diverse realtà esistenti e la promozione del ruolo di cerniera da sempre avuto dal “mare interno”, in sostituzione di quello attuale, decisamente di frontiera”, “occasione d’incontro degli operatori delle sponde opposte e di sviluppo di sinergie, di creazione di scambi commerciali preferenziali e di spinta allo sviluppo sostenibile di aree periferiche e depresse”.

Ecco, queste sono alcune delle problematiche sulle quali normalmente il mondo degli studiosi e analisti concordano accademicamente. OMeGA intende fare parte del piccolo drappello di soggetti che alle necessarie dichiarazioni fanno seguire i fatti, stimolando i dirimpettai e sfidandoli sul piano della semplificazione delle procedure e della burocrazia.

Riusciranno i nostri eroi?

Ve lo racconteremo su queste stesse pagine e cercheremo di regalarvi immagini uniche e coinvolgenti.

Per il momento, cliccando sul link di seguito riportato potrete godervi le immagini e i ragionamenti (anche del pubblico) del convegno del 16 maggio.

Buona visione e buon ascolto!

 

https://www.youtube.com/watch?v=bEaDImhoszo

Enrico La Rosa