Da IBN BATTUTAH, I VIAGGI, Einaudi, pag. 729
la Redazione,
su proposta di Alberto Osti Guerrazzi
Giugno 1349, il grande viaggiatore sta tornando a casa, e viaggia verso la sua meta, in Marocco:
Per tutto il tempo che rimasi a Tunisi, ovvero 36 giorni, frequentai sempre assiduamente il suo illustre mashwar e in quel periodo incontrai lo shayk e imam, suggello e guida dei sapienti, Abu Abd Allah al-Ubulli, che, pur essendo a letto malato, mi chiese molte cose dei miei viaggi.
Poi da Tunisi ripresi il mare con dei catalani e raggiungemmo la Sardegna, un’isola cristiana dotata di un porto straordinario (Cagliari, n.d.r.), tutto circondato da grandi travi di legno e con un’entrata simile ad una porta che viene aperta solo quando se ne da il permesso. Sull’isola sorgevano diverse fortezze ed entrati in una di queste vedemmo che ospitava diversi mercati. Io feci voto all’Altissimo che avrei digiunato per due mesi consecutivi se ci avessero fatto ripartire sani e salvi, perché avevamo saputo che gli abitanti dell’isola avevano intenzione di inseguirci non appena fossimo usciti per farci prigionieri.
Comunque ne venimmo fuori vivi e dopo dieci giorni giungemmo a Tanas (sulla costa algerina, n.d.r.), poi a Mazuna, a Mostaganem e infine a Tlemcen ….