MED in MED – 6a puntata
di Enrico La Rosa
Vi abbiamo già riproposto le prime cinque parti della storia del Medio Evo nel Mediterraneo (o del Mediterraneo durante il Medio Evo). che ritroverete, in ordine, ai seguenti link:
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Medioevo, Mediterraneo e altre storie
http://www.omeganews.info/?p=1670 – http://www.omeganews.info/?p=3490
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Le invasioni barbariche altomedievali – Cronologia comparata
http://www.omeganews.info/?p=1897 – http://www.omeganews.info/?p=3497
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L’eredità di Roma
http://www.omeganews.info/?p=1998 – http://www.omeganews.info/?p=3499
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L’avvento dell’Islam
http://www.omeganews.info/?p=2029 – http://www.omeganews.info/?p=3517
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Il declino dell’Europa post-romana
http://www.omeganews.info/?p=2043 – http://www.omeganews.info/?p=3577
La 6a puntata, che vi proponiamo oggi, s’intitola «Lo splendore bizantino» e speriamo che vi possa interessare almeno quanto ha interessato noi.
Prossimamente vi riproporremo, in sequenza, le rimanenti puntate, dai titoli molto promettenti:
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Mediterraneo, crocevia economico e culturale
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I germogli dell’Europa moderna
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L’epoca d’oro del Mediterraneo – Le Repubbliche marinare e le Crociate
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Il tramonto di Bisanzio
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La rimonta dell’Europa continentale
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La Lega Anseatica
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Il declino mediterraneo
E’ una storia complessa e molto articolata, con ramificazioni forse maggiori di quelle di oggi, ma aveva un grande pregio: al centro dello scenario c’era sempre l’uomo e le armi in campo erano palesi e facilmente “tracciabili”, alla portata di chi le aveva costruite e della stessa natura di quelle avversarie. Nulla di virtuale, nulla di devastante, nulla che potesse procurare stermini o uccisioni di massa. Avanti tutto l’intelligenza, il valore e l’audacia dei combattenti e dei loro condottieri.
A voi, quindi, «Lo splendore bizantino» e buona lettura!
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L’impero è nato il 17 gennaio 395 ed è caduto il 29 maggio 1453.
Per quasi undici secoli, esattamente 1058 anni, adempì al compito di difendere e preservare il patrimonio culturale del mondo antico e del Mediterraneo dai ripetuti attacchi barbarici, provvedendo anche ad arricchire cotanto patrimonio genetico e a conservarlo e trasmetterlo alle generazioni successive. Un lasso di tempo enorme, che si fa l’errore di considerare nel suo insieme, in una lontananza così grande ed in un’unitarietà così appiattita, da togliere la necessaria prospettiva al suo svolgersi e da farlo sembrare molto più breve di quanto non sia realmente stato. E’ lo stesso errore che si commette, come visto, con il Medio Evo, i 1016 anni intercorsi dalla caduta dell’Impero romano (agosto 476) alla scoperta dell’America e la cacciata dei Mori dalla Spagna (ottobre 1492). Due periodi entrambi più lunghi di un millennio, quasi interamente sovrapponibili, durante i quali sono sorti i nuovi Stati moderni, si sono formate nuove Nazioni, sono nate le città nuove ed i Comuni, sono fiorite l’architettura e la pittura, si sono formate le lingue moderne, si sono spostate, migrando, intere popolazioni da una parte all’altra del nostro continente euro-mediterraneo, si sono combattute guerre lunghissime, si è consolidata la religione che aveva minato l’autorità romana, organizzandosi anche come istituzione e radicandosi sul territorio, una nuova è nata dopo di lei, con un’attrattiva ancora più grande. Il tutto in un intervallo di tempo superiore al doppio di quello intercorrente tra la scoperta dell’America ed i giorni nostri!
Calandoci più da presso nelle vicende bizantine, dopo il sogno universalista e romano di Giustiniano (527-565), grazie alla lenta e costante evoluzione, questo grande impero assunse sempre più un volto orientale e trovò la sua vera missione nell’influenza esercitata sulle terre slave.
Ripercorrendo la sua storia, da lettori e non da storici, quali non siamo, troviamo che la sua lunga storia si possa far risalire ai seguenti personaggi, o dinastie o periodi:
a) Giustiniano (527-565) – Fu l’ultimo dei grandi imperatori romani e fu ispirato da due principali obiettivi politici: l’idea imperiale e l’idea cristiana.
In conseguenza del primo di essi, non smise mai di coltivare l’ambizione di ristabilire l’integrità e l’immensità dell’impero romano del periodo aureo, riuscendo, in effetti, a riconquistare la maggior parte delle province perdute in Occidente e a fare ancora una volta del Mediterraneo un lago romano.
Per realizzare il suo secondo obiettivo, l’affermazione della religione cristiana, ristabilì buoni rapporti con il Papato, perseguitò ferocemente gli eretici ed intervenne in tutti gli affari interni della Chiesa, che governò dispoticamente. Grazie a lui l’Impero Romano d’Oriente ebbe un grandissimo prestigio nel mondo del VI secolo e è ancora oggi il simbolo di tanta gloria e potenza.
b) VII secolo – Dopo ogni cuspide una flessione e, alla morte di Giustiniano, segue uno dei periodi più critici dell’Impero, segnato dalla minaccia persiana in Asia e da quella degli Avari in Europa. Il tutto mentre le finanze si erano esaurite e l’armata divenuta poca cosa.
c) VII secolo ed irruzione dell’Islam – Toccò a Eraclio (610-641) risalire la china della crisi, ma la ripresa fu di breve durata: dopo il 634 l’invasione di Siria, Mesopotamia, Egitto e Armenia fu l’inizio della dominazione degli Arabi convertiti all’Islam. Tutta l’Asia Minore era invasa e verso Occidente la Spagna e successivamente l’Africa venivano strappate all’Impero. Nella penisola italiana, per metà sotto il dominio longobardo, i rapporti con il Papato erano nel frattempo divenuti difficilissimi. Costantino IV interrompeva lo slancio arabo sotto le mura di Costantinopoli, ma una nuova minaccia si affacciava a Nord-Est, i Bulgari.
d) VIII/IX secolo – Gli imperatori iconoclasti – Gli imperatori isaurici (717-867) furono gli autori della ricostruzione e della riorganizzazione dell’Impero. Passati alla storia con eccessiva severità come “iconoclasti”, in quanto irriducibili avversari del culto delle immagini, furono grandi condottieri e nel 717, battendo i Musulmani, impedirono loro di accerchiare l’Europa anche da Est; nello stesso periodo bloccarono le mire espansioniste dei Bulgari. Quali amministratori, furono, altresì, gli autori dell’efficace riforma legislativa, amministrativa e sociale dell’impero. Verso Ovest, dopo la rottura con la Roma dei Papi, non poterono impedire la ricostituzione dell’Impero di Occidente sotto Carlomagno. Verso la metà del IX secolo (Teofilo, 829-842), l’impero sembrò più fiorente di quanto non fosse stato negli ultimi tempi. La corte di Bisanzio rivaleggiava con la Bagdad dei Califfi per lo splendore degli edifici, il lusso del sacro palazzo e lo splendore della civiltà; la letteratura e l’arte avevano ritrovato nuovo vigore; l’università di Costantinopoli era un importante polo di cultura intellettuale e l’influenza di Bisanzio si estendeva a tutto il mondo del versante orientale del Mediterraneo.
e) IX/XI secolo – La dinastia dei Macedoni e lo splendore bizantinoMalgrado la perdita di Creta (826) e la grave ripercussione sulla libertà della navigazione nel bacino orientale, sul finire del secolo, con l’avvento della dinastia dei Macedoni (Basilio I, Romano Lecapeno, Niceforo Foca, Giovanni Zimisce e Basilio II), a seguito della riscossa in Asia Minore contro i Musulmani, si realizzano le condizioni a base di un secolo e mezzo di folgorante splendore (prosperità grandezza e gloria): in Asia la controffensiva contro i Musulmani riportò la frontiera dall’Alis al Tigri e all’Eufrate; fu riconquistata la Siria e le truppe vittoriose arrivarono sino alle porte di Gerusalemme; la riconquista di Creta, persa nell’826, ridiede a Bisanzio il potere marittimo nella regione orientale del Mediterraneo; in Europa fu distrutto il regno dei Bulgari dopo una guerra durata trent’anni (986-1014) e mai, dopo Giustiniano, era stata raggiunta una simile estensione territoriale (cfr Ch. Diehl, I grandi problemi della storia bizantina, Bari, Laterza, 1957, pp. 78-90).
f) XII secolo – L’ultimo baglioreL’avvento di Alessio Commeno (1081), fondatore di una nuova dinastia, riuscì a neutralizzare gli effetti dell’invasione dell’Anatolia da parte dei Turchi Selgiudichi. Durante il XII secolo Costantinopoli fu uno dei centri della politica europea. Grazie alla prosperità e alla ricchezza abbagliava tutti quelli che la visitavano. Fu, questa, l’ultima riscossa bizantina prima del definitivo declino.
g) 29 maggio 1453 – Costantino Dragases, ultimo imperatore romano d’Oriente, si fa eroicamente uccidere sulla breccia della sua capitale, nella quale irrompevano i Turchi. L’indomani il sultano Maometto II, vittorioso, entrava in Santa Sofia.
Cessa l’esistenza dell’impero di Bisanzio dopo un’esistenza di 1058 anni. Sparisce ogni residua traccia, ancorché solo nominale, di Roma dopo un’esistenza di 2206 anni, dall’aratro di Romolo e dalla fondazione dell’Urbe. La città eterna è ancora in auge, ma è altra cosa in mano ai Papi e – successivamente – all’entità statuale denominata “Italia”. I musulmani stanno per essere respinti dalla Spagna dopo più di sette secoli di occupazione. E’ l’epoca dei tramonti, ma entro pochi anni Colombo approderà sulle rive del continente americano e la Storia del pianeta cambierà il suo corso. Il Mediterraneo non sarà mai più origine di civiltà e di conquista, ma una delle tante aree colonizzate della Terra.
Enrico La Rosa
Nota (*) Le cartine indicate con la denominazione “Rizzoli Larousse, 1973” sono state gentilmente concesse dalla Casa Editrice Larousse, Paris. Esse sono state pubblicate nel fascicolo delle carte allegato alla «Storia Universale» in quattro volumi, pubblicata da Rizzoli Larousse nel 1973.
Elenco degli Imperatori romani d’oriente (o bizantini) – Tra parentesi sono indicati gli anni di regno – Alcuni sovrani regnarono contemporaneamente
Dinastia teodosiana (395-457)
Arcadio (395-408)
Teodosio II il Giovane (408-450)
Marciano (450-457)
Dinastia trace (457-518)
Leone I (457–474)
Leone II (474)
Zenone (474–491)
Basilisco (476-478)
Anastasio I (491-518)
Dinastia giustinianea (518-527)
Giustino I (518-527)
Giustiniano I (527-565)
Giustino II (565-578)
Tiberio II (578–582)
Maurizio (582-602)
Dinastia di Foca (602-610)
Foca (602-610)
Dinastia eracliana (610-695)
Eraclio I (610-641)
Costantino III Eraclio (641)
Eraclio II o Eracleona (641)
Costante II Eraclio (641-668)
Costantino IV Pogonato (668-685)
Giustiniano II Rinotmeto (685-695)
Periodo d‘anarchia (695-717)
Leonzio (695-698)
Tiberio III Apsimaro (698-705)
Giustiniano II Rinotmeto [di nuovo] (705-711)
Filippico Bardane (711-713)
Anastasio II (713–716)
Teodosio III (716-717)
Dinastia isaurica (717-820)
Leone III l’Isaurico (717-741)
Costantino V Copronimo (741–775)
Leone IV il Cazaro (775–780)
Costantino VI (780–797)
Irene (797–802)
Niceforo I il Logoteta (802-811)
Stauracio (811)
Michele I Rangabé (811-813)
Leone Vl’Armeno (813–820)
Dinastia amoriana o frigia (820-867)
Michele II il‘ Balbo (820-829)
Teofilo (829–842)
Michele III l‘Ubriaco (842–867)
Dinastia macedone (867-1057)
Basilio I il Macedone (867-886)
Leone VI il Saggio (886–912)
Alessandro (912–913)
Costantino VII Porfirogenito (913–959 [unico imperatore 944–959])
Romano I Lecapeno (919-944)
Romano II (959-963)
Niceforo II Foca (963–969)
Giovanni I Zimisce (969–976)
Basilio II iI Bulgaroctono (963-1025 [unico imperatore 976–1025])
Costantino VIII ([associato nel 976] 1025-1028)
Zoe (1028-1050) [nell‘aprile-giugno 1042 associata alla sorella Teodora]
Romano III Argiro (1028–1034)
Michele IV Paflagonico (1034–1041)
Michele V il Calafato (1041-1042)
Costantino IX Monomaco (1042-1054)
Teodora [già associata a Zoe] (1054-1056)
Michele VI Stratiotico (1056-1057)
Dinastia dei Comneni (1° periodo, 1057-1059)
Isacco I Comneno (1057–1059)
Dinastia dei Ducas (1059-1078)
Costantino X (1059-1067)
Romano IV Diogene (1068-1071)
Michele VII Parapinace (1071-1078)
Dinastia di Niceforo Botaniate (1078-1081)
Niceforo III Botaniate (1078-1081)
Dinastia dei Comneni (2° periodo, 1081-1185)
Alessio I (1081-1118)
Giovanni II (1118-1143)
Manuele I (1143-1180)
Alessio II (1180-1183)
Andronico I [associato nel 1182] (1183-1185)
Dinastia degli Angeli (1185-1204)
Isacco II (1185-1195)
Alessio III (1195–1203)
Alessio IV [associatoal padre Isacco III] (1203–1204)
Alessio V Murzuflo (febbraio-aprile 1204)
Dinastla dei Lascaris (1204-1261)
Costantino XI Lascaris (1204)
Teodoro I Lascaris (1204-1222)
Giovanni III Ducas Valatze (1222-1254)
Teodoro II Ducas Lascaris (1254-1258)
Giovanni IV Ducas Lascaris (1258-1261)
Dinastia dei Paleologhi (1261-1453) e dei Cantacuzeni (1341-1357)
Michele VIII [reggente per Giovanni IV dal 1258] (1259-1282)
Andronico II (1282-1328)
Michele IX [associato al padre Andronico II dal 1295 al 1320]
Andronico III (1328-1341)
Giovanni V (1341-1376)
Giovanni VI Cantacuzeno [reggente per Giovanni V dal 1341 – usurpatore dal 1347 al 1355]
Andronico IV (1376-1379)
Giovanni V [di nuovo] (1379-1391)
Giovanni VII (1390 e 1399-1402)
Manuele II [associato al padre Giovanni V nel 1379] (1391-1425)
Giovanni VIII (1425-1448)
Costantino XI Dragases (1449-1453)