GEOPOLITICA DEL MARE – TOR VERGATA, 18/10

di Enrico La Rosa

 

2810201801Inusuale e panoramico il convegno organizzato il 18 ottobre scorso in occasione dell’incontro tra la Marina e l’Università di Tor Vergata centrato sull’argomento “Geopolitica e geoeconomia del mare”.


2810201802Lo scopo dichiarato <proporre un dibattito scientifico sulle principali implicazioni geopolitiche e geoeconomiche derivanti dalla centralità del mare, tenendo conto di diverse prospettive disciplinari che possano fornire un quadro di riferimento stimolante e d’interesse collettivo>.



2810201803La proposta della facoltà di Lettere e Filosofia, che ha organizzato l’evento, parte dalla seguente piattaforma ideologica ed i binari entro cui si è sviluppato l’incontro è stato tracciato con il seguente statement: <<Il mare ha da sempre svolto un ruolo essenziale nelle relazioni di potere: tra individui, mercati e Stati, alternandosi nel ruolo di primazia con l’ecumene, come sottolineato da più̀ studiosi. L’alternanza tra l’un fattore – quello talattico, marittimo – e l’altro – quello terrestre – è stata alla base delle interpretazioni di molti autori nel corso del tempo, che hanno affiancato questi elementi alle diverse fasi storiche. 2810201804La globalizzazione, fin dai suoi albori della primissima età̀ moderna, sembra caratterizzata dalla presenza del mare come protagonista: per le esplorazioni, i commerci marittimi e gli scontri bellici, sino ad arrivare ai nostri giorni, in cui predomina sia dalla prospettiva più prettamente geopolitica sia da quella geoeconomica. Globalmente sembra esserci dunque una rinnovata centralità̀ del mare, dettata tanto dalla dimensione prettamente commerciale quanto da quella più̀ marcatamente politica, così come risulta un tema dirimente nella gestione delle risorse energetiche e in materia di sviluppo sostenibile e di tutela ambientale da parte degli Stati, delle organizzazioni internazionali e umanitarie. Lo scioglimento dei ghiacciai connesso al climate change e alle sfide di sostenibilità̀ affrontate dal nostro paese e dalla comunità̀ internazionale danno nuova linfa alla priorità̀ del mare negli interessi nazionali italiani e di altri Stati>>.



2810201805Ha dato il via alle interessanti prolusioni l’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, Comandante in Capo della Squadra Navale, che ha fornito una mirabile esposizione della missione, dei compiti, delle componenti umane e tecniche della Forza Armata e – quel che più conta – degli innumerevoli e gravosi compiti ad essa assegnati in un quadro di progressivo depauperamento degli organici e della componente operativa, le Unità Navali.


Si sono alternati, a seguire, Claudio Corradetti, Gianluca Fiocco, Alessandro Ricci ed Elda Turco Bulgherini per il panel “Geopolitica del mare: unità o disunità del mondo?”, chiuso da un commento della Sen. Donatella Tesei, Pres. della Commissione Difesa del Senato.


2810201806Luca Sisto, Daniela Felisini, Beniamino Quintieri e Salvatore Santangelo per il panel “Geoeconomia del mare: flussi globali, connessioni e competizione”, chiuso da un commento del Sen. Vito Petrocelli, Pres. della Commissione Esteri del Senato.

I temi tutti di grandissimo interesse.


Tra l’altro, la geopolitica del mare nell’ambito della riflessione giuridica e politica moderna. Il valore perdurante del controllo dei mari e l’emergere, nella dottrina e nella pratica della potenza statunitense, di una sintesi aeronavale che trova in Nicholas J. Spvkrnan un suggestivo fondamento teorico. Gli sviluppi della centralità̀ e del predominio del mare nell’attuale scenario geopolitico mondiale, con cenni sulle origini fattualì e sugli autori che ne hanno indicato l’importanza. L’evoluzione del diritto internazionale del mare in relazione al mutamento della geopolitica mondiale. 2810201807In particolare, esame della recente iniziativa della Via della Seta Marittima avviata dal 2013 dalla Cina che intende investire 5 trilioni di dollari in tale progetto, attraverso la costruzione ed il potenziamento di infrastrutture ferroviarie e portuali in grado di collegare la Cina all’Europa, all’Oceano Pacifico e all’Oceano Atlantico.



2810201808Ed ancora: la necessità di una “governance unitaria del mare”, intesa come indispensabile alleanza con tutti gli stakeholder – incluso il mondo militare – per difendere gli interessi nazionali. Il rapporto tra mare e processo di globalizzazione, con messa a fuoco di due punti specifici: 1) la rivoluzione del trasporto via container e 2) la nuova strategia cinese della “via della seta”, con approfondimento del suo itinerario marittimo; fenomeni che impressionano per la dimensione delle risorse impegnate e la quantità̀ di persone direttamente e indirettamente coinvolte, fenomeni persino preoccupanti, ma che proprio per questo ci spingono a prestare sempre maggiore attenzione alla geoeconomia del mare.


Il confronto tra i peers italiani in materia di dotazioni logistiche e, in particolare, di accessibilità̀ marittima. Le principali sfide e direttrici di crescita del commercio marittimo per i prossimi cinque anni, con approfondimento dei fattori che potranno influenzarne l’evoluzione: dal protezionismo al crescente protagonismo cinese (es, Belt & Road Initiative), dal rallentamento delle CGV e alla digitalizzazione. La necessità di adeguamento del sistema italiano degli scali per non perdere traffici, considerando che un mare insicuro è un mare più̀ costoso per i consumatori.

Una considerazione conclusiva è obbligatoria, alla luce di quanto sentito.

2810201809L’Italia ha avuto un considerevole ruolo nella storia dell’umanità. E ciò non in virtù di ricchezze e risorse minerarie, che non ha, né di potere militare che non ha mai posseduto o esercitato, se esclude il periodo romano. L’economia non è mai stata brillante ed i suoi politici non hanno particolarmente brillato negli ultimissimi secoli, fatte le debite eccezioni, sino ad arrivare all’infimo livello della politica espressa al presente.

Ma, semplicemente, ha potuto emergere nella storia per l’influenza sul suo territorio e sui suoi abitanti del mare, che la circonda quasi interamente, per una lunghezza delle coste superiore ai 7.000 Km.

Il mare è veicolo di ricchezza. Materiale, ma, soprattutto, d’altro genere. Di sviluppo sociale, di cultura e, principalmente, di apertura mentale.

Enrico La Rosa