di Angelo De Giuli
Tra ottobre e novembre 2019 ‘omeganews’ pubblicò due articoli di analisi delle relazioni esistenti tra le filiere produttive della soia e del maiale, da un lato, e gli incendi in Amazzonia, dall’altro (http://www.omeganews.info/?p=4232 , http://www.omeganews.info/?p=4273). In quegli scritti furono approfonditi anche aspetti socio-politici derivanti dal ruolo predominante che questi due comparti produttivi ricoprono rispettivamente in Brasile ed in Cina. Si sottolineò soprattutto l’effetto condizionante che tale concentrazione di interessi esercita sulla politica di entrambi i Paesi. A distanza di pochi mesi ‘omeganews’ constata una nuova conferma della validità delle sue riflessioni. Il 22 gennaio 2020 i mezzi di informazione divulgano la notizia che la Guardia di Finanza, a Padova, ha sequestrato 10 tonnellate di carne di maiale, proveniente dalla Cina, contaminata dal virus della peste suina, quello che là sta creando gravi problemi agli allevamenti intensivi. Per la cronaca del fatto si rimanda all’articolo https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/22/padova-sequestrati-10mila-chili-di-carne-suina-cinese-rischio-contaminazione-peste-suina-sindaco-traffico-organizzato-non-episodico/5681352/ . Il fatto di per sé rientrerebbe nelle ordinarie categorie delle azioni di contrasto alla frode in commercio e di tutela della salute pubblica, se non fosse che due elementi particolari riportano la vicenda ad un più alto livello di attenzione. Il primo di questi è rappresentato dall’importanza del prodotto nell’ambito della cultura e della tradizione cinese, tanto che il maiale è alla base dei menu di festeggiamento del Capodanno in Cina (che secondo il loro calendario corrisponde al 25 gennaio); il secondo elemento invece si rinviene nelle ripercussioni politiche al seguito del disastro sanitario dovuto all’epidemia della peste suina. A questi due aspetti, da omeganews ampiamente analizzati negli scorsi mesi nell’ambito di un ragionamento più ampio sul tema dell’Omologazione dei sistemi umani, veniva ora dato ampio risalto anche da parte dei media e di altri istituti. Si propongono questi due approfondimenti da testate anglosassoni, specifici della vicenda suina, da cui si evince immediatamente la coincidenza tra le nostre deduzioni e le conseguenze dell’epidemia sulla politica, interna ed estera, della Cina. https://www.csmonitor.com/World/Asia-Pacific/2019/1113/China-s-great-pork-shortage-Why-it-could-cost-Beijing In questo articolo si legge di come l’immagine del governo cinese sia minacciato dalla scarsità di carne di maiale sui mercati di consumo. Notare che da solo, e data la situazione, questo non sarebbe motivo di crisi politica. Per cogliere a pieno il significato di questa analisi si rimanda all’articolo di ‘omeganews’ http://www.omeganews.info/?p=4232. https://thediplomat.com/2019/10/wh y-pork-pushed-china-to-a-deal/ In questo secondo saggio si evidenzia come la Cina abbia cambiato strategia nel confronto commerciale con gli USA, proprio a causa della crisi del comparto suino. Omeganews, anche sui condizionamenti delle politiche degli Stati, ha prodotto un’analisi specifica nell’articolo https://www.japantimes.co.jp/news/2019/11/13/business/u-s-pork-prices-rise-fatal-pig-disease-cuts-global-meat-supply-tyson-foods-ceo/#.XfH_8uhKjcs, del 13/11/2019. La domanda cinese di carne, per i motivi già analizzati negli articoli di , continua a salire e, per ovviare alla scarsità dei prodotti suini, si sta orientando verso altri tipi di carne, rinnovando in altri settori le perverse dinamiche già sperimentate nel comparto dei maiali. https://www.corriere.it/economia/consumi/19_dicembre_08/i-salumi-2020-saranno-piu-cari-colpa-peste-suina-cina-92b99c5c-19a1-11ea-b52c-4b88648fa942.shtml?refresh_ce-cp , dell’8/12/2019. L’importanza della filiera suinicola in Cina è tale che la crisi in atto ha rallentato la crescita del PIL cinese nel 2019, determinando così un calo dei rendimenti dei titoli di Stato cinesi. https://www.investireoggi.it/obbligazioni/la-crisi-suina-contagia-il-mercato-obbligazionario-in-cina-tagliati-i-tassi/, del 5/11/2019. Questi scritti sono un’ulteriore conferma dell’effettiva azione della Omologazione, già anticipata da <omeganews.info>, e la sua influenza sulle politiche interne, commerciali ed estere di potenti nazioni. Una situazione mondiale non positiva, che dimostra nei fatti la correttezza dell’intuizione che informa le analisi geo-economiche del nostro giornale. La dimostrazione che il nostro approccio multidisciplinare all’analisi del sistema economico egemone nel mondo può aiutarci a meglio comprendere l’inquietante realtà dei nostri giorni.
Angelo De Giuli