di Mario Boffo
Se ogni cosa umana deve valersi del “linguaggio” più appropriato, l’Associazione O.Me.G.A ha compiuto a metà settembre un’impresa piccola ma estremamente significativa: una veleggiata di barche da regata, a corredo della sottoscrizione da parte del Comune di Procida del Patto di Amicizia dei Comuni delle Isole Europee del Mediterraneo. Partendo da Napoli e da Forio d’Ischia, e approdando a Procida, le vele hanno unito le isole e la costa in una dimostrazione semplice e pratica dei significati profondi, ma purtroppo spesso dimenticati, che associano il nostro mare e le nostre terre in una comunità attraversata dalla storia e dalla cultura.
Vi sono tante cose particolari nella navigazione a vela: l’integrazione con gli elementi della natura; la capacità di aggiustarsi al vento senza necessità di domarlo; il silenzio delle traversate, rotto solo dallo sciabordio.
Sugli stessi elementi, nel pensiero dei giusti, dovrebbero basarsi le relazioni fra i popoli mediterranei: sull’integrazione fra i popoli, e fra i popoli e l’ambiente; sulla capacità di “aggiustarsi” reciprocamente senza necessità di prevaricazione; senza il rumore della guerra, e con il solo “suono” dei millenari apporti che provengono da una storia comune.
E anche sui suoni veri, cioè sulla musica.
O.Me.G.A., infatti, che partecipa con un convegno su temi mediterranei alle prossime celebrazioni a Ventotene dell’ottantesimo anniversario del Manifesto di Altiero Spinelli, alla fine della prima decade di ottobre, farà partire nell’occasione un altro visionario progetto: l’istituzione di una scuola delle sonorità mediterranee, che avrà lo scopo di valorizzare le armonie comuni e di formare a tale principio giovani musicisti provenienti dai vari Paesi rivieraschi.
La nostra è una piccola associazione, che si regge solo sulle forze e sull’entusiasmo degli associati. Non disponiamo di risorse per organizzare grandi eventi; ma abbiamo la visione per grandi messaggi.
Il metaforico ma profondo messaggio della partecipazione di O.Me.G.A. alla firma di Procida e alle celebrazioni di Ventotene, è che le coste, il mare e le isole, in questo crogiuolo di civiltà che è il Mediterraneo, possano essere unite dalle vele della pace, dell’integrazione e dell’inclusione, e che i popoli antichi che le abitano possano trovare, nelle reciproche relazioni, l’armonia e le assonanze di una cultura condivisa.
Mario Boffo