Le tragedie che hanno colpito le forze di pace delle Nazioni Unite rappresentano un dato che fa riflettere e ci rammenta i rischi insiti nel loro fondamentale lavoro per la pace. Celebrando la Giornata Mondiale delle Forze di Pace ONU, rendiamo omaggio agli oltre 120.000 tra militari, agenti di polizia e civili che in tutto il mondo servono la bandiera blu e ricordiamo quanti sono caduti in nome della pace.
Le Nazioni Unite hanno dovuto far fronte a una serie di tragedie in rapida successione. Sette militari sono stati uccisi durante l’attacco ad una zona ONU in Afghanistan. Solo pochi giorni dopo, 32 persone, molte delle quali nostri operatori, sono venute a mancare nello schianto di un aereo impegnato nelle operazioni di pace nella Repubblica Democratica del Congo. Questi episodi vanno a sommarsi ad altri accadimenti che hanno causato perdite in diverse parti del mondo e ad altre dolorose vicende dell’anno passato, in cui 173 peacekeepers hanno perso la vita a causa di calamità naturali, episodi di violenza, incidenti e malattie. Di questi, oltre 100 nel solo, terrificante terremoto di Haiti.
Ricordando il pesante sacrificio dei nostri operatori, celebriamone altresì il lavoro svolto: dal supporto al referendum del Sudan del Sud all’aiuto per la risoluzione della crisi post-elettorale in Costa d’Avorio; dal sostegno alla formazione, al capacity-building, e allo sviluppo istituzionale della polizia a Timor Est fino al pattugliamento delle colline nel Libano meridionale. I caschi blu delle Nazioni Unite rappresentano l’Organizzazione nel modo migliore possibile: riportando stabilità, favorendo la conciliazione e coltivando la speranza per un futuro radioso.
Il loro dispiegamento manifesta la nostra convinzione condivisa per cui le persone sopravvissute a una guerra non dovrebbero più soffrire periodi di instabilità, ingiustizia e paura. Solo eliminando queste condizioni potremo dare vita a una pace duratura.
Salvaguardare il ruolo della legge, il tema della giornata, è essenziale per mantenere la pace con successo. Ciò richiede una consolidata fiducia nelle forze dell’ordine, nella giustizia e nell’amministrazione penitenziaria; ecco perché l’ONU forma la polizia affinché non abusi mai del proprio potere, supporta il corretto funzionamento dei tribunali al servizio della giustizia e si batte per condizioni umane di detenzione.
In questa Giornata delle Forze di Pace ONU, con particolare attenzione al ruolo della legge, ringraziamo i paesi che contribuiscono con truppe, polizia e personale civile alle nostre operazioni e omaggiamo quelle persone che, con tanta distinzione e dedizione, sono al servizio delle Nazioni Unite.